lunedì 21 settembre 2009

Una Casa in Comune

Dopo un’accesa discussione nell’ultima seduta di consiglio comunale sul regolamento “una casa in comune”, e la richiesta di rinvio del punto all’ordine del giorno formulata dal gruppo dell’Unione, sembrerebbe che il buonsenso abbia prevalso nella maggioranza che sostiene Verino Caldarelli.
Di fatti al momento del voto il sindaco ha preferito rinviare il punto all’ordine del giorno a data da destinarsi per procedere ad approfondimenti.
Il regolamento, presentato ufficialmente per aiutare le famiglie bisognose di alloggi a canoni agevolati, di fatto risulterebbe piuttosto un sollievo per tutti i “palazzinari” che hanno appartamenti invenduti nel paese in cui si è costruito di più di tutta l’area metropolitana senza mai pensare alle famiglie più svantaggiate, basti pensare che chi oggi amministra ha permesso, con l’accordo di programma San Rocco, di vendere nel libero mercato appartamenti di edilizia economica e popolare riservati a chi doveva comprare la prima casa a prezzi convenzionati.
Il gruppo Unione per San Giovanni Teatino apprezza e condivide le finalità sociali dell’iniziativa e propone, come nello spirito della delibera smentito dall’allegato testo regolamentare, di “incoraggiare i piccoli proprietari di alloggi sfitti ubicati sul territorio comunale a concederli in locazione” con l’esclusione delle società ed imprese di costruzione.
Ci auguriamo che la maggioranza dopo un’attenta riflessione modifichi la proposta avanzata, anche nella parte in cui si permetterebbe alla giunta di modificare i requisiti previsti nel bando di assegnazione degli alloggi fissati, come da statuto, dal consiglio comunale ed accolga l’invito espresso nell’ultimo consiglio comunale di istituire una commissione consiliare sui regolamenti, che permetta alle varie forze politiche di discutere preventivamente e formulare proposte quanto più condivise, evitando il solito “muro contro muro”.


Sandro Paludi
Alessandro Feragalli

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