mercoledì 29 dicembre 2010

Consiglio Comunale il 31 dicembre alle ore 9.00

Venerdì 31 dicembre dalle ore 9.00 si terrà il consiglio comunale con l'approvazione del bilancio di previsione per il 2011, il piano triennale delle opere pubbliche e l'approvazione del piano traffico e mobilità. Siete tutti invitati a partecipare. Nei prossimi giorni, su questo blog, verranno diffusi i dettagli delle delibere approvate.

sabato 18 dicembre 2010

RIAPERTURA SCUOLE CON FERITI

Nel consiglio comunale di venerdì 17 dicembre l'Unione per San Giovanni Teatino si è parlato della riapertura delle scuole dopo l'abbondante nevicata del mercoledì e giovedì precedente.
Tutta l'opposizione ha protestato contro la riapertura delle scuole avvenuta senza garantire le minime condizioni di sicurezza per alunni, genitori e personale scolastico.
Gli spazi antistanti i plessi non erano stato puliti dalla neve e dal ghiaccio e gli operai comunali sono arrivati solo dopo le 9 del mattino quando diversi bambini e genitori erano già scivolati a terra. Due maestre sono cadute ed una in particolare è stata portata in ambulanza al pronto soccorso con un braccio rotto.
Purtroppo la situazione sulle strade è stata altrettanto sottovalutata dall'Amministrazione Comunale che ha provveduto a pulire parte delle strade più importanti solo un giorno e mezzo dopo l'inizio della nevicata, come il sale è stato sparso solo dopo la formazione del ghiaccio e non prima per evitare che si formasse.
Nel frattempo una pattuglia di vigili urbani, invece di essere di pattuglia sulle strade dove i pedoni a causa dei marciapiedi non puliti passavano sulla carreggiata, è stata spedita dal sindaco a recapitare la "sua" lettera di risposta ai sottoscrittori della petizione contro la vendita del campo sportivo su via Quasimodo.
Rimaniamo esterrefatti da questo atteggiamento di superficialità e supponenza che, purtroppo, ha causato enormi disagi ai cittadini e qualche problema più serio alla maestra rimasta ferita nello spazio antistante la scuola di Dragonara mentre si recava al lavoro.
Per di più si è registrato in consiglio comunale la beffa del sindaco e dell'assessore al traffico Enzo Ferrante che non hanno voluto rispondere alla seguente interrogazione:

  1. Considerando le qualifiche e le attribuzioni degli agenti di polizia municipale, con quali criteri si è deciso di utilizzare tale personale per l’attività di recapito postale di corrispondenza;
  2. Quanto personale del Corpo era in servizio nei vari turni dei giorni 15 e seguenti;
  3. Quanto personale è stato impiegato per le attività di recapito della citata lettera;
  4. Se si ritiene più economico e funzionale utilizzare il servizio postale al fine di recapitare la corrispondenza rimanente

sabato 11 dicembre 2010

CONSIGLIO APERTO SULLA VENDITA DELLO STADIO

IL TERRORE DELLA DEMOCRAZIA

L’Amministrazione Comunale ha avuto paura di discutere in consiglio del destino del campo sportivo, la cui quinta asta scadrà lunedì prossimo. Non è stata accolta la proposta di ordine del giorno dell’opposizione che voleva discutere in seduta “aperta” della sorte della struttura sportiva, dando diritto di parola ai rappresentanti dei 250 cittadini che hanno firmato per chiedere di avere verde invece dei palazzi previsti.

Non si spiega come degli argomenti proposti dall’opposizione viene inserito in discussione quello relativo all’attraverso del territorio dell’elettrodotto Montenegro-Gissi mentre non si potrà discutere della vendita del campo sportivo e della situazione, ad oggi, della redazione del nuovo piano regolatore.

Al proposito verrà interessato il prefetto di Chieti, a cui si chiederà di intervenire sul Comune di San Giovanni Teatino per garantire il ripristino delle basilari regole democratiche stabilite dalla legge.

Ancora una volta l’Amministrazione Caldarelli teme il confronto pubblico con i cittadini e le altre forze politiche presenti sul territorio.

In ogni caso, l’opposizione consiliare si impegnerà a salvare dal cemento l’area del campo sportivo di via Quasimodo con ogni mezzo possibile, garantendo ai cittadini un polmone verde strategico per il loro futuro e quello delle migliaia di residenti di Sambuceto oppressi da palazzi, traffico e smog.

QUALCUNO SPIEGHI!

A causa delle dimissioni del presidente della società mista pubblico-privata San Giovanni Servizi, di cui vorremmo conoscere più approfonditamente le motivazioni, il sindaco, con un avviso pubblico del 18 ottobre scorso, ha informato la cittadinanza che chiunque fosse interessato a ricoprire tale carica avrebbe potuto inviare il proprio curriculum nei successivi 20 giorni.

Sicuramente in molti stavano preparando la documentazione idonea per rispondere al bando, ma il giorno successivo, il 19 ottobre, Caldarelli ci ha ripensato revocando l’avviso pubblico e nominando l’unico candidato che nel frattempo aveva manifestato la propria disponibilità ad assumere l’incarico.

Il prescelto è stato Mauro La Torre, fino ad allora vice sindaco di San Giovanni Teatino, dimessosi lo stesso giorno da assessore e consigliere comunale.

La Torre va ad integrare un consiglio di amministrazione nominato appena 5 mesi prima, sempre con delle scelte a dir poco discutibili. Lo scorso 10 maggio di fronte a cinque curricula pervenuti sono stati indicati a ricoprire la carica di amministratori della San Giovanni Servizi un architetto ed un assicuratore che non avevano mai gestito prima delle aziende, mentre i due esclusi sono dei laureati in economia e management con il massimo dei voti ed esperienza pluriennale nella revisione dei conti e gestione di aziende pubbliche e private.

Il regolamento comunale relativo ai criteri di nomina stabilisce che nella scelta delle persone si dovrà fare riferimento ai requisiti di competenza e professionalità richiesti per lo specifico incarico e che i candidati debbano avere una documentata esperienza tecnico-amministrativa, correlata ai compiti propri dell’Ente cui la persona viene destinata.

Dato atto che i professionisti che avevano i maggiori requisiti richiesti dal regolamento sono stati esclusi, chiediamo al sindaco Caldarelli di spiegare ai cittadini come abbia operato nella valutazione comparativa dei rispettivi curricula e quali siano i requisiti specifici in possesso delle persone scelte rispetto ai candidati esclusi.

Chiediamo al sindaco Caldarelli di spiegare ai cittadini perché un avviso pubblico che deve durare venti giorni dopo un solo giorno e con l’unico curriculum pervenuto venga revocato.

Non vogliamo pensare che possano avere minimamente influito altri “requisiti”, come ad esempio l’appartenenza politica e il rapporto di parentela o di collaborazione professionale esistente tra i selezionati ed alcuni esponenti politici locali, ma nel rispetto del principio di trasparenza ai cittadini questi aspetti vanno chiariti.

NUOVA TORRE CIVICA

Purtroppo non si è riusciti a fermare i lavori di demolizione del campanile e della chiesa di San Rocco tanto desiderati dal sindaco e dalla maggioranza che amministra San Giovanni Teatino. Soltanto oggi, di fronte ad un desolante vuoto ed alla perdita della piazza centrale del paese diventata uno slargo e con il suono della campane registrato e diffuso con altoparlanti, i cittadini si rendono conto che le trasformazioni importanti del paese vanno valutate insieme trasparentemente e chiaramente tra amministrazione comunale e cittadini.

Ma Sambuceto non può essere l’unico paese in Italia senza campanile, ridotto ad un susseguirsi di case e capannoni tali da realizzare, di fatto, una conurbazione tra Chieti e Pescara. Con la scomparsa della torre campanaria di San Rocco il nuovo paesaggio urbano di Sambuceto è ancor più privo di un elemento architettonico che possa rappresentare l’immagine del paese.

Sambuceto ha necessità di un edificio che, oltre ad essere un elemento architettonico rappresentativo, possa svolgere funzioni culturali e sociali (biblioteca, sala espositiva multipiano, ecc.) al fine di rivitalizzare il centro del paese ed avere un punto panoramico sulla vallata pescarese, tale da attrarre anche flussi di visitatori come per il ponte del mare realizzato a Pescara.

Mentre il sindaco demolisce, l’Unione vuole costruire con i cittadini un paese migliore.

Il gruppo Unione per San Giovanni Teatino ha proposto una mozione, discussa in consiglio comunale e bocciata dalla maggioranza Caldarelli-Chiacchiaretta, per l’espletamento di un concorso di architettura per la realizzazione di una torre civica al centro del paese nelle aree dove sorgeva il complesso parrocchiale di san Rocco.

Alle prossime elezioni proporremo alla lista elettorale a cui parteciperemo di inserire nel proprio programma elettorale la realizzare nel più breve tempo possibile un nuovo simbolo architettonico del paese, che ridia centralità ad un territorio sempre più anonimo e contraddistinto da un susseguuirsi di capannoni, case e macchine.

SICUREZZA ASSE ATTREZZATO

L’asse attrezzato in alcuni tratti è più pericoloso della Salerno – Reggio Calabria e piuttosto che pensare ad introdurre un pedaggio bisognerebbe che il Governo stanzi immediatamente le risorse per metterlo in sicurezza.

Purtroppo anche localmente l’attenzione è rivolta più a costruire nuove strade che a riqualificare quelle esistenti. La solerzia che hanno avuto il sindaco di San Giovanni Teatino ed i presidenti delle Provincie di Chieti e Pescara a promuovere la realizzazione di nuovo tratto dell’asse, che colleghi l’uscita dell’autostrada di Dragonara al bivio di San Silvestro per un costo presunto iniziale di 39 milioni di euro, non si è vista nello stimolare l’Anas ed il governo per mettere in sicurezza gli svincoli della strada che rappresenta la spina dorsale dell’area metropolitana. Le uscite e gli ingressi a volte sono più stretti delle stesse autovetture che vi transitano ed alcune corsie di decelerazione sono talmente corte che la coda di autovetture, al mattino e nel tardo pomeriggio, blocca addirittura la marcia delle macchine in transito.

Il gruppo consiliare dell’Unione per San Giovanni Teatino presenterà una richiesta al sindaco per promuovere un intervento dell’Anas al fine di migliorare la sicurezza dell’Asse Attrezzato con interventi urgenti da realizzarsi già dal 2010 consistenti in lavori di adeguamento stradale, apposizione di cartellonistica elettronica per l’informazione degli automobilistici ed impianti di videosorveglianza del traffico e per il controllo della velocità.

ELETTRODOTTO MONTENEGRO-GISSI

Tutti i gruppi di opposizione di San Giovanni Teatino hanno chiesto un consiglio comunale straordinario per discutere del passaggio sul territorio dell’elettrodotto Montenegro-Gissi.

E’ necessario avere maggiori informazioni dal sindaco, che ha sinora seguito autonomamente la questione senza mai informarne il consiglio, in merito al tracciato individuato, alla valutazione d’impatto ambientale ed alla sicurezza della salute dei cittadini, ai criteri di valutazione dell’indennizzo che il Comune dovrà ottenere ed alla individuazione di un eventuale tracciato alternativo.

Anche trovandosi di fronte ad un’opera strategica nazionale, è sempre necessario ed utile garantire alla popolazione tutte le informazioni che possano dare certezza su eventuali rischi per la salute, a causa dell’inquinamento elettromagnetico, e per gli edifici, per effetto delle dispersioni di corrente ipotizzabili. Non è detto che una realtà locale debba accettare tutte le iniziative sul proprio territorio che piovano dall’alto senza poterne, almeno, discutere ed individuare eventuali alternative che garantiscano gli investimenti, tutelando al contempo la qualità della vita dei residenti.

Sarà utile, ai fini della trattativa con Terna, che tutte le realtà locali, cittadini e forze politiche condividano in larga massima i contenuti dell’accordo e le opere da realizzare sul territorio quale indennizzo salvo avviare iniziative, come avvenne per il prolungamento dell’aeroporto, che permettano di avvicinare le soluzioni proposte alle necessità di tutela del territorio locale.

IL CANDATO GIUSTO PER PERDERE

Finalmente Verino Caldarelli ha deciso chi, secondo lui, dovrebbe essere il suo successore alla carica di sindaco di San Giovanni Teatino.

Il prescelto, come tutti pensavano, non è Mauro la Torre, ormai ex vicesindaco, ma Ezio Chiacchiaretta, attuale assessore all’urbanistica.

Il profilo del delfino di Caldarelli, che vorrebbe succedere al trono del regno dei centri commerciali e dell’edilizia selvaggia, è tratteggiato da “sonanti” sconfitte.

Chiacchiaretta a San Giovanni Teatino è già noto come perdente, basti ricordare che nel 2001 è stato candidato a sindaco del centrosinistra perdendo le elezioni proprio contro Caldarelli.

Nel suo curriculum c’è anche la mancata promessa di adottare in consiglio comunale il nuovo piano regolatore entro l’estate scorsa e poi entro ottobre, come annunciato dallo stesso sindaco nella riunione tenutasi con i costruttori per vendere il campo sportivo di via Quasimodo.

Oppure l’ormai famosa delibera del primo giugno scorso, riguardante l’approvazione di un progetto in variante al Piano Regolatore per un edificio commerciale le cui opere erano già state realizzate abusivamente, come denunciato pubblicamente dall’opposizione nel corso della seduta consiliare.

Chiacchiaretta, quindi, si presenta come il candidato migliore per perdere le elezioni, considerato che la sua figura viene percepita non come l’eventuale futuro sindaco ma soltanto come il portavoce di Verino Caldarelli.

San Giovanni Teatino ha bisogno di un cambiamento di rotta!

C’è necessità di rivitalizzare il centro del paese oggi ridotto ad una landa desolata, eliminando i parcheggi a pagamento e riportando il mercato in piazza San Rocco. Bisogna evitare la vendita del campo sportivo di via Quasimodo per realizzare al suo posto un parco con attrezzature sportive di quartiere e reperire i finanziamenti, non pubblici, per realizzare la nuova chiesa.

C’è tanto da fare a San Giovanni Teatino e tutti i cittadini che ci tengono al futuro del paese devono elaborare e condividere un progetto di sviluppo del territorio che veda crescere i servizi e la qualità della vita, invece che i palazzi.

Dobbiamo individuare le donne e gli uomini che possono veramente produrre un cambiamento atteso ormai da anni dalla popolazione. Un cambiamento che non ha la strada già spianata, visto che dopo “la cura” Caldarelli il Comune si ritrova 34 milioni di debiti, ma ci sono tutte le persone, le energie e la passione per farlo.

DEBITI SU DEBITI

6 milioni di debiti in più senza nessuna opera pubblica!

Siamo sconcertati dalla gestione dei conti del Comune di San Giovanni Teatino operata dall’amministrazione Caldarelli che rinegozia i mutui comunali, prolungandone il rimborso per ulteriori 30 anni, ed accollando ai cittadini ulteriori 6 milioni di debiti.

Secondo il sindaco e l’assessore al bilancio Di Nisio, tutto muove dalla necessità di abbassare le rate di rimborso, ma ci si chiede se in una famiglia qualunque possa avvenire la stessa cosa. Se si hanno delle rate troppo alte vuol dire che si è fatti il passo più lungo della gamba, se invece la necessità è quella di spendere ancora di più vuol dire che si è quantomeno spregiudicati.

Alla faccia della diligenza del buon padre di famiglia che pervade tutto il nostro ordinamento: è assurdo che si ribaltino sui figli i debiti contratti dai padri.

Purtroppo chi amministra San Giovanni Teatino non si preoccupa di lasciare alle prossime generazioni l’accollo di debiti che ingesseranno per anni l’iniziativa delle future amministrazioni comunali e del paese. Basti pensare che negli ultimi anni si è passati da 17 a 34 milioni di debito nei confronti della Cassa Depositi e Prestiti ed oggi se ne aggiungono ulteriori sei.

L’Unione per San Giovanni Teatino lancia un appello a tutte le forze politiche locali ed ai consiglieri di maggioranza affinché, con responsabilità politica ed istituzionale, si possa pensare ad un’alternativa a questo modo di gestire il paese.

Non si può più accettare di fare spese faraoniche, come la piscina, a totale carico delle casse comunali quando nel resto dell’Italia si interviene con appalti in concessione a privati che realizzano le opere a proprie spese e dopo alcuni anni di gestione le riconsegnano a costo zero alle amministrazioni pubbliche. Non si possono più pagare ottomila euro al mese dei parcheggiatori lasciandoli inoperosi per quasi tutta la giornata, creando per di più un disagio alle attività commerciali del centro. Non si può più realizzare nel campo da calcio prima il manto erboso e poi tutto il resto, essendo costretti a doverlo riseminare per poter inaugurare l’impianto sportivo.

San Giovanni Teatino ha bisogno di più buon senso e meno debiti!