sabato 18 dicembre 2010

RIAPERTURA SCUOLE CON FERITI

Nel consiglio comunale di venerdì 17 dicembre l'Unione per San Giovanni Teatino si è parlato della riapertura delle scuole dopo l'abbondante nevicata del mercoledì e giovedì precedente.
Tutta l'opposizione ha protestato contro la riapertura delle scuole avvenuta senza garantire le minime condizioni di sicurezza per alunni, genitori e personale scolastico.
Gli spazi antistanti i plessi non erano stato puliti dalla neve e dal ghiaccio e gli operai comunali sono arrivati solo dopo le 9 del mattino quando diversi bambini e genitori erano già scivolati a terra. Due maestre sono cadute ed una in particolare è stata portata in ambulanza al pronto soccorso con un braccio rotto.
Purtroppo la situazione sulle strade è stata altrettanto sottovalutata dall'Amministrazione Comunale che ha provveduto a pulire parte delle strade più importanti solo un giorno e mezzo dopo l'inizio della nevicata, come il sale è stato sparso solo dopo la formazione del ghiaccio e non prima per evitare che si formasse.
Nel frattempo una pattuglia di vigili urbani, invece di essere di pattuglia sulle strade dove i pedoni a causa dei marciapiedi non puliti passavano sulla carreggiata, è stata spedita dal sindaco a recapitare la "sua" lettera di risposta ai sottoscrittori della petizione contro la vendita del campo sportivo su via Quasimodo.
Rimaniamo esterrefatti da questo atteggiamento di superficialità e supponenza che, purtroppo, ha causato enormi disagi ai cittadini e qualche problema più serio alla maestra rimasta ferita nello spazio antistante la scuola di Dragonara mentre si recava al lavoro.
Per di più si è registrato in consiglio comunale la beffa del sindaco e dell'assessore al traffico Enzo Ferrante che non hanno voluto rispondere alla seguente interrogazione:

  1. Considerando le qualifiche e le attribuzioni degli agenti di polizia municipale, con quali criteri si è deciso di utilizzare tale personale per l’attività di recapito postale di corrispondenza;
  2. Quanto personale del Corpo era in servizio nei vari turni dei giorni 15 e seguenti;
  3. Quanto personale è stato impiegato per le attività di recapito della citata lettera;
  4. Se si ritiene più economico e funzionale utilizzare il servizio postale al fine di recapitare la corrispondenza rimanente

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