sabato 11 dicembre 2010

NUOVA TORRE CIVICA

Purtroppo non si è riusciti a fermare i lavori di demolizione del campanile e della chiesa di San Rocco tanto desiderati dal sindaco e dalla maggioranza che amministra San Giovanni Teatino. Soltanto oggi, di fronte ad un desolante vuoto ed alla perdita della piazza centrale del paese diventata uno slargo e con il suono della campane registrato e diffuso con altoparlanti, i cittadini si rendono conto che le trasformazioni importanti del paese vanno valutate insieme trasparentemente e chiaramente tra amministrazione comunale e cittadini.

Ma Sambuceto non può essere l’unico paese in Italia senza campanile, ridotto ad un susseguirsi di case e capannoni tali da realizzare, di fatto, una conurbazione tra Chieti e Pescara. Con la scomparsa della torre campanaria di San Rocco il nuovo paesaggio urbano di Sambuceto è ancor più privo di un elemento architettonico che possa rappresentare l’immagine del paese.

Sambuceto ha necessità di un edificio che, oltre ad essere un elemento architettonico rappresentativo, possa svolgere funzioni culturali e sociali (biblioteca, sala espositiva multipiano, ecc.) al fine di rivitalizzare il centro del paese ed avere un punto panoramico sulla vallata pescarese, tale da attrarre anche flussi di visitatori come per il ponte del mare realizzato a Pescara.

Mentre il sindaco demolisce, l’Unione vuole costruire con i cittadini un paese migliore.

Il gruppo Unione per San Giovanni Teatino ha proposto una mozione, discussa in consiglio comunale e bocciata dalla maggioranza Caldarelli-Chiacchiaretta, per l’espletamento di un concorso di architettura per la realizzazione di una torre civica al centro del paese nelle aree dove sorgeva il complesso parrocchiale di san Rocco.

Alle prossime elezioni proporremo alla lista elettorale a cui parteciperemo di inserire nel proprio programma elettorale la realizzare nel più breve tempo possibile un nuovo simbolo architettonico del paese, che ridia centralità ad un territorio sempre più anonimo e contraddistinto da un susseguuirsi di capannoni, case e macchine.

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