sabato 11 dicembre 2010

QUALCUNO SPIEGHI!

A causa delle dimissioni del presidente della società mista pubblico-privata San Giovanni Servizi, di cui vorremmo conoscere più approfonditamente le motivazioni, il sindaco, con un avviso pubblico del 18 ottobre scorso, ha informato la cittadinanza che chiunque fosse interessato a ricoprire tale carica avrebbe potuto inviare il proprio curriculum nei successivi 20 giorni.

Sicuramente in molti stavano preparando la documentazione idonea per rispondere al bando, ma il giorno successivo, il 19 ottobre, Caldarelli ci ha ripensato revocando l’avviso pubblico e nominando l’unico candidato che nel frattempo aveva manifestato la propria disponibilità ad assumere l’incarico.

Il prescelto è stato Mauro La Torre, fino ad allora vice sindaco di San Giovanni Teatino, dimessosi lo stesso giorno da assessore e consigliere comunale.

La Torre va ad integrare un consiglio di amministrazione nominato appena 5 mesi prima, sempre con delle scelte a dir poco discutibili. Lo scorso 10 maggio di fronte a cinque curricula pervenuti sono stati indicati a ricoprire la carica di amministratori della San Giovanni Servizi un architetto ed un assicuratore che non avevano mai gestito prima delle aziende, mentre i due esclusi sono dei laureati in economia e management con il massimo dei voti ed esperienza pluriennale nella revisione dei conti e gestione di aziende pubbliche e private.

Il regolamento comunale relativo ai criteri di nomina stabilisce che nella scelta delle persone si dovrà fare riferimento ai requisiti di competenza e professionalità richiesti per lo specifico incarico e che i candidati debbano avere una documentata esperienza tecnico-amministrativa, correlata ai compiti propri dell’Ente cui la persona viene destinata.

Dato atto che i professionisti che avevano i maggiori requisiti richiesti dal regolamento sono stati esclusi, chiediamo al sindaco Caldarelli di spiegare ai cittadini come abbia operato nella valutazione comparativa dei rispettivi curricula e quali siano i requisiti specifici in possesso delle persone scelte rispetto ai candidati esclusi.

Chiediamo al sindaco Caldarelli di spiegare ai cittadini perché un avviso pubblico che deve durare venti giorni dopo un solo giorno e con l’unico curriculum pervenuto venga revocato.

Non vogliamo pensare che possano avere minimamente influito altri “requisiti”, come ad esempio l’appartenenza politica e il rapporto di parentela o di collaborazione professionale esistente tra i selezionati ed alcuni esponenti politici locali, ma nel rispetto del principio di trasparenza ai cittadini questi aspetti vanno chiariti.

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